Con il fiato sospeso... Si affoga!

Ci siamo subiti 2 Allarmi Alluvione in 10 giorni. Sta piovendo tanto, ovunque, e l'Arno, povero, ingrossa. Poco da dire, tutto naturale. Sono state messe le paratie (e lasciate dal 31 gennaio) e si sono rincorse notizie, voci, chiacchiere e paragoni con altri allarmi alluvione dei tempi passati.

È sempre così e così sarà sempre... Perché i fenomeni naturali di questa portata sono poco controllabili* e parlarci sopra è un buon modo per far passare la paura.

Io mi ricordo bene l'acqua alta del 2000 e sinceramente ho l'impressione che questi ultimi due allarmi abbiano risentito delle tragedie degli ultimi anni che hanno fatto sì che siano cambiati i parametri di valutazione e di avvertenza alla cittadinanza. Ovvero: il rischio era forse minore, ma l'allerta è scattata prima e (forse) meglio.

Comunque in questo post non voglio assolutamente mettermi a disquisire sulle azioni del Comune e della Protezione Civile che immagino abbiano fatto del loro meglio.
Voglio invece parlare di comunicazione.


Durante la prima emergenza (31 gennaio), non ero a casa, quindi non ho informazioni.
Per la seconda (11 febbraio), invece, sono rimasta a casa (vivo al piano terra mooooolto vicino al Lungarno) e, non potendomi muovere, mi sono trovata a seguire lo sviluppo della situazione solo da internet.

Nonostante l'ottima copertura di PaginaQ e del Tirreno, ho deciso di prendere come punto di riferimento PisaInformaFlash.it che penso di poter considerare l'organo ufficiale del Comune. Almeno così sembra confermare la loro pagina Chi Siamo:

PisaInformaflash.it  è un nuovo modo di comunicare al passo con l'evoluzione tecnologica. Un quotidiano online con informazioni e notizie  dell'Amministrazione Comunale, dal "Comparto Comunicazione" del  Comune di Pisa.

Ho pensato che fosse la fonte migliore. E così effettivamente è stato per la maggior parte della pre-allerta e dell'allerta: informazioni abbastanza chiare e aggiornate. Difendo forse anche la scelta di non dare rassicurazioni e notizie dopo che, durante la notte, l'allarme era peggiorato, ma sull'apertura di scuole e uffici non era cambiato niente. In fondo non c'era nessuna notizia "nuova" e in un caso del genere non è raccomandabile lanciarsi in eccessive rassicurazioni.

Per tutta la mattina, con la piena che si avvicinava, gli aggiornamenti sono stati puntuali e precisi. Io ho percepito sempre il tutto come un: "sta andando tutto secondo le previsioni, sarà una piena impegnativa, ma non ci sono reali rischi di tracimazione".
È per questo che non sono scappata urlando di casa.

Tutto bene. Fino a quando, a un certo punto, non è comparso questo titolo:

FIATO SOSPESO?!
Ma davvero?

Io sto con il fiato sospeso quando non so come le cose possano andare a finire...
Ma se non so come possono andare a finire vuol dire che la possibilità che finisca male c'è, e non è nemmeno tanto remota.
Allora? Avevo interpretato male quanto scritto fino a quel momento?
E se c'era davvero il rischio di finire "con un muggine in testa" (cit. il babbo di un mio amico) non è che la Protezione Civile doveva in un qualche modo avvertire la popolazione di salire ai piani alti?
E se invece il rischio era infinitesimale, tanto da far scegliere la via della tranquillità agli enti preposti perché tu, organo del Comune, devi inserire del pepe nella storia?
Non avrai mica un titolista che smania di essere assunto a Studio Aperto?

Ovviamente il Tirreno ha subito preso la palla al balzo e usato la stessa, rassicurante, espressione.
Vivo apprezzamento, invece, per Pagina Q che ha scelto un registro decisamente più professionale.



E voi, invece? Come ve la siete vissuta? Avete avuto la mia stessa impressione?


*Non apro polemiche sui danni idrogeologici causati dall'uomo. Non so se è questo il caso e non ho le competenze per parlarne.

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