Esattamente un anno fa nasceva Fai Ammodino. Un anno ricco di soddisfazioni, molte più di quanto potessi sperare. Un anno che ora vorrei ricordare con voi che siete gli artefici di questo (per me grandissimo) successo.
L'idea di aprire il blog, come ho scritto qui, è nata per risparmiare fiato e scrivere le mie lamentele, magari trovando anche qualcuno che le condividesse.
Fai Ammodino ha aperto i battenti tra la gioia del Coinquilino e degli amici che finalmente speravano di essersi liberati delle mie logorroiche chiacchiere. Cosa che puntualmente non si è verificata, il ben noto:
- Ma hai visto che schifo questa cosa?!
è stato sostituito dal più contorto
- Sai, ho scritto di quanto fa schifo questa cosa. Ho scritto questo, dando un taglio ironico, ma non troppo...
E non mi fermavo neppure al loro (inizialmente) cortese
- Sì, ho letto...
Una bella scenetta che in un anno si è ripetuta 48 volte. Ovvero 31 post polemici (giuro che pensavo peggio), 9 positivi e 7 totalmente dedicati ai fatti miei (che non so come qualcuno abbia trovato la pazienza di leggere).
Di questi 48 alcuni hanno ottenuto un successo ragguardevole. Il migliore in assoluto è nato (strano!) da un errore (solo secondo me, però) del Tirreno che cambiava continuamente lo stesso articolo sul Capoluogo della nuova (e allora certa) provinciona. Penso che almeno la metà di quel successo io la debba a Luca Sofri che, non si sa bene perché, lo ha twittato (salvo poi dare ragione al quotidiano locale).
Il secondo in graduatoria è forse il mio preferito, quello che ho scritto con la speranza di cambiare il mondo. Quello in cui denunciavo i due sudici scortesi prepotenti della Luminara.
Infine in terza posizione troviamo il delirio burocratico dell'Ospedale di Pisa sottoforma di scanzonata storiella.
Di tutti i post di questo primo anno, il più divertente non l'ho scritto io: è il racconto del coccio del parcheggio della mia amica Laura. Non solo fa spiscia', ma ha anche avuto il merito di farmi conoscere da un primo, inossidabile, gruppo di lettori!
Non scorderò mai, invece, il momento in cui sono stata davvero felice di avere un blog. Quando, sotto una pioggia scrosciante, ho assistito all'interloquire tra un vecchio pisano e una giovane giapponese!
Ovviamente, oltre a questi piccoli (per me grandi) piaceri della vita, questo blog mi ha fatto vivere anche due esperienze molto importanti:
1) La partecipazione come #pisanadoc al Pisa Blog Tour 2012. Dove qualcuno mi ha anche detto "Noooo, ma tu sei quella di Fai Ammodino?!" facendomi sentire una vera diva!
2) Il social media team dell'Internet Festival, dove ho conosciuto un sacco di gente interessante e mi sono proprio divertita come una pazza (e mi pagavano anche! Bella vita!).
Ma basta rimuginare sul passato. È l'ora di guardare avanti e pensare a cosa mi/ci aspetta nel 2013.
Quello che vorrei davvero è chiudere questo blog perché Pisa è diventata la città migliore del mondo in cui vivere, un po' come Oslo o Ginevra...
Ok, va bene, utopie a parte, penso che continuerò a raccontarvi le cose che secondo me non vanno di questa città. Vorrei poter parlare solo delle pecche dell'amministrazione e non dover più raccontare di gente incivile e guidatori stronzi. Ma so già che non sarà così!
Mi piacerebbe anche poter contribuire davvero al miglioramento di questa città. Riuscire a diventare la voce di molte persone e riuscire a farla arrivare agli orecchi del sindaco... Ma per questo ho già un'idea e ve ne parlerò nei prossimissimi giorni!
Basta, sono stata anche più logorroica del normale.
Chiudo solo con qualche ringraziamento.
Uno speciale va al Tirreno perché, se non fosse per loro, la maggior parte delle volte non saprei che cosa scrivere... Non pensate male, malfidati! Lo dico perché è uno dei miei principali specchi su Pisa: come farei, sennò a conoscere l'evoluzione della famigerata banda delle scarpe!
L'altro, specialissimo ed enorme va a tutti voi che anche oggi, come le altre volte, avete avuto la pazienza di leggermi fino in fondo, di commentare qui, su Facebook e su Twitter e di raccomandarmi anche a qualche amico!
Grazie mille davvero!Etichette: Pisa
