Internet Festival: un'esperienza ricca di futuro

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Penso che a nessuno di voi sia potuto sfuggire che ero in qualche modo coinvolta nell'Internet Festival 2012. Per la precisione vi dico che facevo parte del Social Media Team, un gruppo di 20 persone che per 4 giorni hanno girato senza sosta tra tutti gli eventi per twittare, fotografare e filmare l'infinita mole di contenuti prodotti.

L'esperienza è stata nuova, provante, interessante, faticosa, ricca, stancante, affascinante, impegnativa e istruttiva. Ho moltissimo da raccontare e ho deciso di dividerlo in due post: in questo vi parlerò della mia esperienza, nel prossimo di  quella che è stata l'esperienza per la città.

Per me penso sia più corretto parlare di esperienze, perché molte sono le cose che ho aggiunto al mio bagaglio personale.


Le persone

Social Media Team alla base

Prima di tutto ho conosciuto un sacco di persone nuove: tutte diverse, tutte ugualmente stimolanti. Da ognuno ho potuto imparare qualcosa. Per me questa era la prima esperienza di social media cosi, quindi in breve tempo ho dovuto ingegnarmi, tenere gli occhi aperti e cercare di assimilare più in fretta possibile le strategie migliori per fare bene il mio lavoro.

Sinceramente penso di esserci riuscita, ma soprattutto penso che ci siamo riusciti tutti: bravi, veloci e capaci di rispondere con rapidità a richieste urgenti e problemi improvvisi.

 

Gli eventi

Ovviamente ho anche partecipato a molti dei panel che mi interessavano. Non tutti, perché chiaramente, quando si lavora in un gruppo, bisogna anche rispettare le scelte degli altri o le esigenze dell'organizzazione, però non posso certo lamentarmi!

Ho seguito cose utili per il mio lavoro, riflessioni interessanti sulla variazione del concetto di tempo e privacy ai tempi di internet, ma soprattutto mi sono emozionata.

Mi sono emozionata ascoltando Salvatore Iaconesi che tra battute e sorrisi ci raccontava la sua esperienza e la sua ricerca di una concezione diversa di Cura. Nelle sue parole ho rivissuto momenti difficili, ma ho anche percepito una volontà e una speranza che, mi auguro, siano sempre più diffuse.

Mi sono emozionata all'Intervista Impossibile di Piergiorgio Odifreddi a Galileo Galilei alias Alessandro Benvenuti. Un turbinio di idee e riflessioni su scienza e letteratura, censura e coraggio, paura e speranza.

Un turbinio di idee che mi hanno anche portato a fare una figura da groupie scema col professor Odifreddi! (vi basti questo, non ho il coraggio di raccontarvela nel dettaglio!).

Diramazioni all'orto botanico

I luoghi

Grazie all'Internet Festival ho anche potuto tornare in un paio di quelli che io considero i posti più belli di Pisa e che sfortunatamente in troppo pochi conoscono: la Limonaia, dove si tenevano dei bellissimi laboratori per bambini e ragazzi, e l'Orto Botanico, aperto per l'occasione a tutta la cittadinanza e con bellissime installazioni.

Off-Festival

Oltre a tutto questo (eh, sì, c'è anche un oltre) ho interagito con alcune iniziative satelliti del festival.

Lo stand di Eppela in Banchi
La prima, e la più importante, è quella promossa da Eppela (che è il primo portale di Crowdfunding italiano e dovete conoscerlo). Insieme all'Internet Festival e all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Eppela ha creato un progetto per la costruzione di un Computer Training Center in Afghanistan. Come giustamente ha fatto notare Laura Boldrini al festival, l'educazione informatica e l'accesso a internet sono ormai un elemento essenziale per lo sviluppo di un popolo.

Supportando il progetto potrete fare qualcosa di concreto e riceverete anche in cambio delle ricompense veramente carine. Io l'ho fatto, non sapevo scegliere e ho donato 50 euro, spero che PayPal me li levi davvero tra due mesi, perché vorrà dire che l'ambita soglia di 10.000 euro è stata raggiunta!

Tornando a cose più futili (come direbbe il TG2 passando da un massacro a una sfilata di moda), in Logge di Banchi (proprio accanto all'Eppela-stand) c'erano anche le due principali radio locali: RadioCicletta e RadioEco.

Luca, speaker di RadioCicletta, mi aveva contattato qualche giorno prima del Festival per sapere se volevo fare un'intervista come blogger locale. E sabato l'ho fatto, subito dopo Bruna di La mia vita a Pisa Town.
L'intervista a RadioCicletta. Foto di Bruna Fusco.
Ansia e timidezza sono sparite grazie al casino che regnava intorno a noi: il soundcheck del concerto dei Criminal Jokers e una manifestazione curda passata da Corso Italia proprio per l'occasione!

Senza farlo apposta, il giorno dopo, mentre stavamo cominciando a smontare lo spazio del Social Media Team su uno dei parallelepipedoni di Ponte di Mezzo, Flavio (Déjà la Nuit) di RadioEco, è venuto a chiederci un'intervista e quindi sono rifinita lì insieme a Nicola! Molto divertente, ma con un piccolo neo: nessuno di loro conosceva FaiAmmodino... Sarà il caso di provvedere?! ;)

Le persone (di nuovo)

Ultima sera in Banchi
Vorrei chiudere questo interminabile post tornando di nuovo a parlare delle persone con cui ho condiviso tutto questo. Perché penso che siano state loro la chiave del successo (almeno per me) dell'Internet Festival. Mi permetto solo due citazioni perché so che gli altri non se ne avranno a male.

La prima è tutta per Cinzia, che conoscevo poco, ma in brevi scambi dal vivo (e non) ho potuto scoprire che oltre ad essere una bravissima coordinatrice è una ragazza allo stesso tempo dolce e terribile!

La seconda è per l'Avedon di Navacchio (come lui stesso si è definito): il più divertente, intraprendente e pazzo fotografo che abbia mai conosciuto, Alessandro Burato! E dice che è anche parecchio bravo!

Via, non so se si è capito, ma io mi sono divertita un sacco e volevo proprio raccontarvelo con la mia proverbiale sintesi!

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