Boia dé, l'avresti mai detto che era sexy?



Articolo della Nazione del 20 settembre

È di ieri la notizia che, secondo un campione di single (un po' scarsino, a dir la verità), il Toscano è la parlata più sexy d'Italia. L'ho sentito ieri pomeriggio alla radio e mi son detta:

Boia Dé ... e improvvisamente mi son sentita una novella Marylin...


Lo stesso commentatore si è permesso una rapida riflessione sul fatto che la definizione è un po' generica: non è che il Fiorentino e il Pisano siano proprio uguali.

Ecco, lo vedi? Nel resto d'Italia noi toscani non si fa vita: si oscilla da quelli che ti fanno il verso parlando come Benigni (come faranno poi a non senti' la differenza) e quelli che c'hanno sempre da sottolineare che le parlate pisano-livornesi non sono eleganti come quelle del capoluogo...

Sia chiaro, io non ci trovo niente di sexy in come parlano Benigni e Renzi (giusto per far du' esempi), però, effettivamente la differenza un po' si sente e più t'avvicini al mare più ti s'accappona la pelle!

Devo però dire che questo sondaggio cade a fagiulo: sono un po' di giorni che mi capitano cose che mi fanno riflettere sull'amato verna'olo locale. Sembra proprio una felice congiuntura astrale.

Episodio uno

Cammino per la strada e vedo tre ragazzi (diciottenni più o meno) che chiacchierano a bassa voce. Uno dei tre, all'improvviso, urla alla ragazza:

Oh Sara, ma te, lo p'oi anche di' che 'un ce la fai più e devi fa' la PISCIA

Ora, nata e cresciuta a Marina di Pisa, possiamo dire che ho un orecchio che non si formalizza. Ma "la piscia" è uno di quei termini che mi fa partire una fitta dolorosissima dall'orecchio in giù lungo tutta la spina dorsale. "Vado a pisciare" già non è elegante, ma "Vado a fa' la piscia" 'un si po' senti'!
Sono troppo snob?!

Episodio due

Grazie a una segnalazione di @_bncc su Twitter scopro il blog Pillole di Verna'olo Pisano e me lo leggo tutto. A ogni post rivedo momenti chiave della mia infanzia... L'altro giorno mi era venuto in mente anche di proporgli di scrivere un guest post sulla Discorsa del mi' nonno...


Cosa si può dire: bei ricordi e grandi risate. Ma non ormoni che mi si ribaltano (senza nessun commento sugli autori che non conosco personalmente).

Episodio tre

Mi chiamano per vendermi non so quale offerta telefonica e per la prima volta, dall'altro capo del filo c'è un accento familiare: direi livornese. Probabilmente era alla prima telefonata di lavoro della sua vita, ma era talmente goffo e simpatico che gli avrei quasi detto di sì...
Ma, ecco, stavo per cedere all'offerta commerciale, non è che ero presa dalla smania di conoscere biblicamente il giovane.

Episodio quattro

Sylvester Stallone non si perde l'occasione di dire la sua sul tormentone dell'estate e canta il Pulcino Pio...
(uffa! Hanno levato il video da YouTube)
Ghiotta occasione per farmi un giro tra le vecchie glorie del Nido Del Cuculo. Anche qui grasse risate ma nessun impulso sensuale.

Episodio cinque

Sempre alla radio (la ascolto dalla mattina alla sera) sento citare un passo di La pioggia del Pineto. Splendida poesia di D'Annunzio ispirata alla vegetazione arborea della costa locale. Quand'ero alle elementari, essendo che la mia scuola stava a 2 metri dalla suddetta vegetazione, la maestra ci portò lì a leggerla e ci disse che era proprio lì che il poeta aveva scritto le sue rime. Solo più avanti ho capito che "proprio lì" era un termine generico che si riferiva al tipo di vegetazione e non proprio a Marina di Pisa.
Ma soprattutto la mia domanda è sempre stata: oh perché Pineto?! Se la chiamava La pioggia nella Pineta sarebbe stato più chiaro, no?
Le licenze poetiche, da 'ste parti, ci fanno 'na sega ;)

Bene, rianalizzando tutti questi passaggi posso dire che questa cosa del toscano sexy proprio non mi torna.

Però facciamo ridere, quello sì.

Magari aveva ragione Jessica Rabbit:
Eddie: Seriamente, che cosa ci trovi in quel coniglio?

Jessica: Mi fa ridere.

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